Recensione: Amabili resti
Buon pomeriggio, cari lettori!
In questo mercoledì un po' anomalo che sembra un lunedì, ho deciso di parlarvi di un libro che ho lasciato sullo scaffale fin troppo a lungo e che ha superato le mie aspettative, stupendomi ed emozionandomi. Come promesso, ecco la recensione di Amabili resti di Alice Sebold.
Autore: Alice Sebold
Casa editrice: Edizioni E/O
Genere: Thriller
Formato: Cartaceo
Numero pagine: 416
Trama: Susie è stata assassinata da un serial killer che abita a due passi da casa. E' stata adescata da quest'uomo dall'aria perbene, che la stupra, poi fa a pezzi il suo cadavere e nasconde i resti in cantina. Il racconto è affidato alla voce di Susie, che dopo la morte narra dal suo cielo la vicenda con inedito effetto straniante. Il libro procede avvincente come un giallo: vogliamo sapere chi l'ha uccisa, cosa fa l'assassino, come avanzano le indagini, come reagisce la famiglia. Ed è Susie che ci racconta tutto questo, aumentando così la nostra partecipazione emotiva. Lei "fa il tifo" per suo padre quando, opponendosi alla svolta che hanno preso le indagini della polizia, capisce chi è il vero assassino e, pur non avendo le prove, cerca d'incastrarlo. Amabili resti è un romanzo che ci commuove senza mai indulgere a sentimentalismi. Le vite dei genitori, dei fratelli e degli amici di Susie, spezzate dalla sua tragica scomparsa, vengono raccontate con lo spirito allegro e senza compromessi dell'adolescenza. E Susie aiuterà tutti, i lettori per primi, a riconciliarsi con il dolore del mondo.
RECENSIONE
Ho iniziato la lettura di questo romanzo, nonché primo lavoro della Sebold che leggo, con tanta curiosità. Molte persone mi avevano parlato bene di questa storia e il caso vuole che sia capitata come lettura del mese nel gruppo di lettura, perciò non potevo più rimandare. Devo ammetterlo, mi aspettavo una storia diversa, molto più simile a quelle narrate nei thriller che sono solita leggere, ma mi sono dovuta ricredere. Penso che la trama sia abbastanza esaustiva, perciò non ve la ripropongo, ma passo subito all'analisi del romanzo e a ciò che penso della storia.
Narrata in prima persona da Susie, la storia inizia e mantiene quasi sempre la linea thriller, ma piano piano si mescola con la fantasia dell'autrice, allontanandosi un po' dal tipico romanzo appartenente a questo genere. I primi capitoli sono molto crudi, i fatti vengono narrati per quello che sono e tutto ciò mi ha colpita molto. Successivamente la tensione si allenta, conosciamo meglio la famiglia Salmon e i suoi amici e li seguiamo dall'alto, dal Cielo dove ora si trova Susie, attraverso i suoi occhi. Vediamo cosa succede ai suoi genitori, dilaniati dal dolore per la scomparsa della figlia e ai suoi fratelli, agli amici di scuola e ai conoscenti. Osserviamo, impotenti e inascoltati, chi se ne va e chi decide di restare, i legami solidi che rimangono nonostante gli anni trascorsi e quelli che bisognerà ricostruire passo dopo passo. Personalmente non ho trovato molto corretta la posizione di questo romanzo tra i thriller, perché sin dalle prime pagine conosciamo la vittima e il suo assassino, ma tutto ciò sembra passare in secondo piano per dare spazio alle vite altrui, per poi ritornare a mettere il punto, a chiudere il cerchio con la risposta che tutti attendevamo. Dopo la prima metà, la Sebold ha deciso di rendere la storia meno piatta inserendo un elemento alquanto fantasioso, dando una scossa agli eventi, che ho apprezzato.
Grazie allo stile coinvolgente e scorrevole dell'autrice, ho divorato questo libro una pagina dopo l'altra, sentendo nostalgia di Susie e della sua famiglia già a tre capitoli dalla fine. Sono riuscita ad entrare in sintonia con tutti i personaggi e mi sono sentita trasportata all'interno della storia sin dalle prime pagine. Come dicevo, questa lettura mi ha stupita, sebbene non ci siano grandi colpi di scena, per lo svolgersi in modo diverso e originale degli eventi, e mi sono inevitabilmente commossa in certi punti grazie alla dolcezza di alcuni personaggi. Se vi capita di averlo sottomano, vi consiglio di dargli una possibilità, perché rimarrete stupiti dall'originalità con cui Alice Sebold racconta una storia di stupro, di omicidio e di dolore.
Voto
★★★★★
2 commenti
Anche a me è piaciuto veramente tanto e condivido la tua idea sul fatto che non sia thriller. Anche io sono rimasta colpita, dalle prime pagine pensavo mi avrebbe solo messo ansia e terrore, invece mi ha presa molto ❤️
RispondiEliminaCiao Beb ❤
EliminaLa linea del thriller rimane solo come sfondo, ma non c'è nulla di terrificante. Mi è piaciuto davvero moltissimo e spero di recuperare qualche altro libro della Sebold in futuro!