Recensione: I giorni dell'ombra
by
Silvia May
- 12:30
Nella prima lettura dell'anno ripongo sempre molte aspettative, perché penso possa determinare l'andamento delle letture generali durante i mesi successivi.
Per questo 2023 ho deciso di iniziare con un thriller di un'autrice italiana, incuriosita dalla trama, che mi ha lasciato a fine lettura con un miscuglio di emozioni che ancora adesso, mentre sto scrivendo questa recensione, faccio fatica a mettere in ordine.
Autore: Sara Bilotti Casa editrice: Mondadori Genere: Thriller
Trama: Vittoria si avvia lentamente verso i trent'anni, ma non è mai diventata veramente donna. Ha vissuto da reclusa, con una sorella più piccola che soffre di agorafobia, una madre rassegnata e letargica, un padre violento e possessivo. Tutta la sua esistenza si è da sempre concentrata nel palazzo in cui abita, e nel piccolo mondo che lo popola. Ed è dentro il palazzo che, da qualche tempo, ha trovato nuove ragioni di speranza: in Daniel, il talentuoso scrittore del quale può permettersi di essere innamorata, nella certezza che il suo sentimento non sarà mai ricambiato, e in Lisa, la ragazza vitale e sfrontata che si serve di Vittoria per i propri piccoli sfoghi quotidiani, e le consente di proiettarsi per procura in quel mondo che non ha mai avuto il coraggio di affrontare.
Quando Lisa scompare da un giorno all'altro, nessuno nel palazzo sembra preoccuparsene: tutti sono convinti che sia partita per uno dei suoi vagabondaggi amorosi e che presto tornerà . Vittoria però è sicura che l'amica sia in pericolo e che le sia successo qualcosa di brutto. E comincia a violare la semiclausura cui è condannata da anni, nel tentativo di arrivare alla verità . Senza fermarsi davanti a nulla: neppure al sospetto che nella sparizione siano coinvolte le persone che le sono più care e che ritrovare Lisa significherà uscire dalla propria prigione e affrontare una volta per tutte, indifesa, il mondo fuori.
RECENSIONE
Sin dalle prime pagine di questo romanzo ci si rende conto di avere tra le mani una storia complessa, con personaggi complessi e che affronta temi tutt'altro che banali.
La vicenda è ambientata a Napoli, più precisamente nel condominio dove Vittoria Morra vive con la madre Mirella, il padre Michele e la sorella Maria, dove dalle finestre di casa si può osservare lo scorrere della vita altrui. E in effetti è questo ciò che Vittoria e Maria fanno la maggior parte del tempo, soprattutto perché non amano affatto il mondo esterno e uscire di casa per loro è una vera e propria sfida a causa della loro agorafobia. Anche la famiglia Morra appare una famiglia normale e nessuno nel palazzo sospetterebbe mai delle violenze fisiche e psicologiche che Michele da anni riversa sulle proprie figlie.
Così come nessuno si stupisce, né si allarma per la improvvisa scomparsa di Lisa, inquilina del palazzo abituata a fare spesso le valigie e a partire per un po' per qualche meta lontana. Stavolta però è diverso, Vittoria se lo sente, perché la conosce bene e sa che c'è qualcosa che non va nell'assenza della sua amica Lisa.
Iniziano anche ad essere recapitate strane lettere a Daniel, l'ammaliante inquilino del palazzo di fronte, con il quale Lisa aveva intrecciato un rapporto. Vittoria, perdutamente innamorata di lui, non si lascia sfuggire l'occasione di avvicinarsi e di far luce sul vero significato dei messaggi misteriosi.
Fin da subito ci si trova catapultati nella vita di Vittoria, protagonista del romanzo, attraverso la quale scopriremo le vite degli altri inquilini del palazzo e seguiremo le piste che condurranno alla risoluzione del mistero legato alla scomparsa di Lisa. Non si tratta però di un'indagine classica, bensì di rivelazioni che avvengono poco per volta, mostrando i lati oscuri della sua vita e di quelle degli altri personaggi, ben diverse da come appaiono da dietro le tende di casa.
Oltre ad essere alla ricerca di risposte, ben presto Vittoria si rende conto di essere alla ricerca della libertà e del suo futuro, che le sono stati negati per anni e che ormai temeva di non poter più riconquistare. Vittoria che per anni si è dedicata completamente a soddisfare le richieste del padre, che lei definisce più volte il suo unico amore, non rendendosi conto che era anche l'artefice della sua gabbia.
Vittoria che, una volta assaporata la libertà , spera che presto anche la madre e soprattutto la sorella Maria riescano a sentirla a loro volta, inconsapevole che dovrà fare i conti con quello che è la realtà delle cose.
Un romanzo intenso, crudo, profondo e nero come l'inchiostro, il cui finale mi ha lasciata letteralmente spiazzata. Una storia che senza dubbio rimarrà con me per diverso tempo, perché per niente facile da dimenticare, ma che vi consiglio caldamente di leggere se siete alla ricerca di un thriller che lascia il segno.
Voto
★★★★✰