Recensione film: Storia di una ladra di libri
Buona sera, miei cari lettori!
Ieri ho avuto l'occasione di vedere il film Storia di una ladra di libri, tratto dall'omonimo romanzo di Markus Zusak (2005), pubblicato in Italia inizialmente con il titolo La bambina che salvava i libri.
E' stato il momento migliore per vedere questo tipo di film, in un giorno così vicino a oggi, 27 gennaio.
Regia: Brian Percival
Cast: Sophie Nélisse, Geoffrey Rush, Emily Watson, Ben Schnetzer e molti altri...
Genere: Drammatico
Durata: 131 minuti
Anno: 2013
Trama: Germania, 1939. Liesel Meminger è una ragazzina di pochi anni che ha perduto un fratellino e rubato un libro che non può leggere perché non sa leggere. Abbandonata dalla madre, costretta a lasciare la Germania per le sue idee politiche, e adottata da Rosa e Hans Hubermann, Liesel apprende molto presto a leggere e ad amare la sua nuova famiglia. Generosi e profondamente umani, gli Hubermann decidono di nascondere in casa Max Vandenburg, un giovane ebreo sfuggito ai rastrellamenti tedeschi. Colto e sensibile, Max completa la formazione di Liesel, invitandola a trovare le parole per raccontare il mondo e le sue manifestazioni. Perché le parole sono vita, alimentano la coscienza, aprono lo spazio all'immaginazione, rendono sopportabile la reclusione. Fuori dalla loro casa intanto la guerra incombe.
RECENSIONE
Avevo molto sentito parlare del romanzo, ma fin'ora non ho mai avuto occasione di leggerlo.
Il film si apre con la voce narrante di un uomo, che in teoria dovrebbe essere la morte.
Successivamente Liesel perde il fratellino e la madre non si sa che fine faccia, anche se in qualche dialogo si sospetta che sia stata portata in un qualche campo di concentramento perché comunista (non viene detto espressamente, ma lo si può immaginare).
La madre adottiva, Rosa, si presenta subito con un modo di fare sgarbato e severo, ma fortunatamente dopo i rapporti tra le due migliorano decisamente.
Il padre adottivo, Hans (interpretato da Geoffrey Rush, attore che conosco già perché ha recitato nel mio film preferito), si mostra da subito disponibile per insegnare a Liesel a leggere e affettuoso. Direi che è il personaggio a cui mi sono sentita più affezionata durante tutto il film.
Rudy Steiner, migliore amico e vicino di casa di Liesel, mi ha lasciato un po' perplessa nel finale, anche se devo ammettere che ho pianto davvero tanto!
Non posso non definire questo film drammatico, perché lo è assolutamente.
Parlando di finali, questo mi è piaciuto, non posso negarlo, ma in certi momenti mi chiedevo "Ora è finito oppure c'è dell'altro?".
L'argomento è molto toccante, vicende che sono realmente accadute e che hanno lasciato un'impronta profonda e indelebile nella storia.
Complessivamente il film mi è piaciuto, anche se avendo sentito così pareri positivi sul libro, mi aspettavo di più.
Voto
★★★★✰
5 commenti
Come faccio a non aver ancora visto questo film?! :D
RispondiEliminaAhaha lo dicevo anche io! Vedrai che l'occasione arriverà :)
EliminaA me non è piaciuto moltissimo, o meglio è una sufficienza, avevo letto il libro prima e mi aspettavo fosse un po' più coinvolgente....
RispondiEliminaIo non ho letto il libro, ma credo sia molto meglio. Il film non è brutto, ma penso che le parole d'inchiostro possano trasmettere molte più emozioni :)
EliminaHo letto il libro e visto il film: quest'ultimo mi è piaciuto, però ho preferito il libro, perchè certe tematiche nel film non vengono approfondite al meglio come, per esempio, l'idea di letteratura e il potere delle parole che nel romanzo assume una valenza significativa
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