Recensione film: Correndo con le forbici in mano

by - 13:57

Buon pomeriggio a tutti!
Oggi sono un po' demoralizzata a causa della scuola e dei rapporti con certe persone, ma ora che sono finalmente a casa e lontana da tutto ciò, mi sento leggermente meglio.
Oggi vi propongo una recensione che avevo intenzione di fare ieri, ma a causa di impegni vari non sono riuscita a fare!
Si tratta di un film di cui non avevo mai sentito parlare prima, tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Augusten Burroughs.



Regia: Ryan Murphy
Cast: Annette Bening, Joseph Cross, Brian Cox e molti altri...
Genere: Commedia drammatica
Durata: 116 minuti
Anno: 2006

Trama: Augusten Burroughs ha un padre assente e alcolizzato e una madre ossessionata dalla scrittura e dal proprio subconscio creativo. Dopo la loro drammatica separazione, Augusten viene dimenticato e parcheggiato nella casa del dottor Finch, l'originale quanto folle psichiatra della madre. L'uomo, che pratica la scienza della psichiatria come fosse un'alchimia, esercita sui propri pazienti un forte ascendente. Derubata dei beni e della salute, Deirdre Burroughs lascia che il dottor Finch adotti Augusten.
Abbandonato in una casa vittoriana tinta di rosa, Augusten si rassegna presto a convivere con la sua nuova famiglia: la signora Finch, madre affettuosa e allampanata che passa le sue giornate davanti agli episodi di Dark Shadows; Hope, figlia maggiore dei Finch devota al padre e al suo gatto Freud; Natalie, figlia minore col vizio dell'elettroshock e Neil Bookman, figlio adottivo gay col complesso di Edipo. Deciso a sopravvivere all'abbandono dei suoi e alle paranoie quotidiane dei Finch, Augusten attraverserà tutto d'un fiato gli anni settanta e l'adolescenza, approdando a New York e a una vita finalmente normale.


RECENSIONE


Se il titolo è bizzarro, i personaggi sono peggio!
Preparatevi a un film con una trama originale e ad entrare in casa Finch, dove incontrerete le persone più stravaganti del pianeta.
Quando Augusten (nome pronunciato quasi sempre allo stesso modo, non come in Colpa delle Stelle - così mi hanno riferito) viene adottato dai Finch ho pensato che la madre fosse davvero insensibile e non si curasse di nulla eccetto di sé stessa, ma dopotutto per il figlio non è stata la scelta peggiore.
Augusten ha modo di aprirsi e di sviluppare la sua personalità in questa famiglia, facendo anche cose pazze che il signor Finch accetta benissimo.
Forse l'unica cosa poco chiara ai miei occhi era l'età di Augusten, che pensavo avesse sui 17/18 anni e invece ne ha meno.
Il film a mio parere è scorrevole, ben fatto, drammatico e divertente.
Il finale è proprio un lieto fine, ma la storia in generale l'ho trovata molto bella, diversa e intrigante. Lo riguarderei con molto piacere!

Voto
★★★★✰

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