Recensione: Memorie di una geisha
Buongiorno, cari lettori!
In questa calda mattinata di fine maggio, voglio parlarvi di un libro che mi ha sorpreso dall'inizio alla fine, permettendomi di conoscere lati della cultura giapponese che non conoscevo e, sebbene si tratti di una storia fittizia, di accompagnare la protagonista nel suo viaggio, nel tempo e nella storia. Ecco quindi il mio pensiero su Memorie di una geisha di Arthur Golden.
Autore: Arthur Golden ● Casa editrice: Tea ● Genere: Romanzo
Trama: Circondate da un'aura di mistero, le geishe hanno sempre esercitato sugli occidentali un'attrazione quasi irresistibile. Ma chi sono in realtà queste donne? A tutte le domande che queste figure leggendarie suscitano, Arthur Golden ha risposto con un romanzo, profondamente documentato, che conserva tutta l'immediatezza e l'emozione di una storia vera. Che cosa significa essere una geisha lo apprendiamo così dalla voce di Sayuri che ci racconta la sua storia: l'infanzia, il rapimento, l'addestramento, la disciplina - tutte le vicende che, sullo sfondo del Giappone del '900, l'hanno condotta a diventare la geisha più famosa e ricercata. Un romanzo avvincente e toccante, di rara sensibilità e ricchezza, coronato da uno straordinario ritratto femminile e dalla sua voce indimenticabile.
RECENSIONE
Dopo aver rimandato a lungo la lettura di questo famoso romanzo, grazie al gruppo di lettura de Il salotto dei lettori, finalmente mi sono decisa a iniziarlo e mi domando ancora perché io abbia aspettato così tanto.
Arthur Golden ci racconta una storia senza dubbio avvincente ed emozionante. Chiyo è una bambina di nove anni quando viene strappata, con la sorella Satsu, ai propri genitori. A causa della grave malattia della madre e dell'avanzata età del padre, entrambe vengono vendute al signor Tanaka, che le porterà via dal villaggio in cui sono nate, Yoroido, per trasferirle a Kyoto. Dopo la separazione, Chiyo verrà affidata all'okiya Nitta, in cui inizierà la sua nuova vita per diventare geisha.
Narrato in prima persona da Chiyo - Sayuri sarà il suo nome da geisha -, veniamo catapultati nel villaggio di pescatori, Yoroido, dove conosciamo questa bambina con occhi grigio-azzurri, che ci porterà con sé a Kyoto, permettendoci di seguirla in tutte le vicende che dovrà affrontare. Anno dopo anno ci accorgiamo di quanto quella bambina, che sta crescendo e diventando adulta sotto i nostri occhi, sia forte. E' proprio questo l'elemento che ho trovato più frequente, ma allo stesso tempo messo in secondo piano: la forza di Sayuri, costretta dalla vita e dalle circostanze a lasciare tutto ciò che aveva di più caro e a non voltarsi mai indietro. Quando inizia il tirocinio da geisha, è come se iniziasse a vivere una seconda volta. Il passato ormai è alle spalle e non c'è alcun modo per tornare indietro, perciò l'unica soluzione per restare a galla è guardare avanti, al futuro.
Insieme a Sayuri vediamo la seconda guerra mondiale abbattersi sul Giappone, la sua nuova e temporanea vita da ragazza qualunque lontano da Gion - il quartiere delle geishe - e la rinascita, sebbene lenta e faticosa, di un paese distrutto. Sayuri, il cui destino sembrava ormai segnato, riesce a cambiarlo e ad ottenere non solo il futuro a cui era destinata sin dall'inizio, ma anche una propria soddisfazione personale.
Memorie di una geisha è un romanzo davvero intenso ed emozionante che, grazie al suo stile semplice e coinvolgente, riesce a trasportare il lettore nel Giappone dei primi del '900 e rende davvero piacevole la lettura, tanto che staccarsi dalle pagine è quasi impossibile.
Voto
★★★★★
4 commenti
Ciao Silvia!! Meorie di una geisha è uno dei miei libri preferiti e penso che sia stato uno dei primi romanzi che ho letto e che mi hanno portata ad appassionarmi alla lettura!!!
RispondiEliminaNe avevo scritto anche io una recensione (più o meno quando ho aperto il blog) e mi farebbe piacere se la leggessi per dirmi se anche tu hai notato le cose che ho sentito io
http://libriecreazioniamano.blogspot.it/2015/07/recensione-memorie-di-una-geisha.html
Serena
Ciao Serena ❤
EliminaE' senza dubbio un romanzo magnifico, mi ha appassionata dall'inizio alla fine e non ho trovato nessun punto morto. Assolutamente da leggere!
CIao Silvia.
RispondiEliminaio l'ho letto tempo fa questo libro, non ho visto il film ma mi dicono sia altrettanto bello. Forse non l'avrei valutata in modo così alto come hai fatto tu, ma sicuramente è uno di quei libri che non si dimentica anche perchè ci mostra qualcosa che non conosciamo bene e che è sempre bello sapere
Ciao Susy ❤
EliminaVoglio assolutamente vedere il film, ne ho guardato un pezzettino su You Tube e mi ha conquistato *-*
Per quanto riguarda il romanzo, personalmente mi è piaciuto moltissimo, non ho trovato punti morti o incoerenze, a parte il fatto se si tratti di una storia vera o meno, dato che nei ringraziamenti l'autore dice espressamente che è una storia fittizia.