Recensione film: Città di Carta

by - 15:45

Buon lunedì e buona ultima settimana di luglio, lettori!
Oggi vi propongo la recensione di un film che ho recuperato nel weekend, ovvero Città di Carta, tratto dall'omonimo romanzo di John Green.
Ho sentito spesso dire che come romanzo è molto simile a Cercando Alaska (recensione QUI). Io ancora non ho avuto occasione di leggerlo, sebbene sia nella mia libreria da parecchio tempo.
Non ho però rinunciato a vedere il film, uscito nelle sale cinematografiche la scorsa estate e che io, in ritardo come al solito, ho recuperato solo un anno dopo.
Ecco quindi qualche informazione tecnica riguardante il film e la mia personale opinione!


Regia: Jake Schreier
Cast: Nat Wolff, Cara Delevingne, Austin Abrams e molti altri...
Genere: Drammatico
Durata: 91 minuti
Anno: 2015

Trama: Quentin è amico sin dall'infanzia di Margo, dirimpettaia avventurosa e imprevedibile dove lui è timido ed eccessivamente cauto nelle sue scelte. Negli ultimi anni però i due si sono allontanati: la ragazza è diventata una delle più cool del liceo, lui uno dei più nerd; almeno fino alla notte in cui Margo ha bisogno del suo aiuto per vendicarsi di alcuni nemici comuni del liceo. Quentin scopre di amare follemente Margo, che il giorno successivo scompare senza lasciare traccia. Eccetto che per Quentin, che comincia a trovare indizi che secondo lui condurranno inequivocabilmente alla ragazza.


RECENSIONE


Quentin e Margo sono amici fin da piccoli, da quando la ragazza si è trasferita nello stesso quartiere di lui. Quentin è un ragazzo timido, con i suoi due amici fidati, da sempre innamorato di Margo.
Margo è invece l'opposto, una ragazza avventurosa, spesso in fuga verso luoghi sempre diversi.
C'è però un particolare in questa ragazza stravagante: lascia sempre un indizio a chi ritiene importante.
E per l'ennesima fuga, alcuni indizi li lascia proprio a Quantin, che si sente in dovere di cercarla e, forse, finalmente confessarle ciò che prova.

Proprio come Margo, sono anche io affascinata dai misteri, e la trama di questo film mi aveva molto incuriosita, ancor di più il trailer.
Non mi aspettavo nulla di eccezionale ed è stato meglio così.
La prima parte del film, durante la quale lo spettatore conosce i due protagonisti e la loro storia, è interessante ed intrigante.
L'ennesima fuga della ragazza porta uno sconvolgimento nella storia, perché ora anche Quentin si sente coinvolto. Non deve più aspettare che ritorni, deve andarla a cercare.
La seconda parte, invece, comprende il viaggio di Quentin verso il posto in cui Margo ha deciso di rifugiarsi, scoperto grazie agli indizi da lei lasciati, a cui si uniscono anche i suoi due migliori amici - uno con la rispettiva fidanzata - e l'ex migliore amica di Margo.
Questo sarà un mezzo per fare chiarezza nelle menti dei ragazzi, tutte tranne che in quella di Quentin, sempre più sicuro dell'amore che prova per Margo.
Il finale non è lineare, ma diverso da come lo spettatore lo può immaginare. Non vi è la ricostruzione di un cerchio perfetto, nulla torna come all'inizio, ma ciò permette di prendere la decisione giusta.

Come in ogni libro o film tratto da un romanzo di Green, ci sono frasi che mi colpiscono, davanti a cui non posso rimanere indifferente. Curioso anche il titolo, Città di Carta, che nel film viene approfondito sotto diversi aspetti. Penso si tratti di pura finzione da parte dell'autore, ma nonostante ciò, riesce a conferire alla storia un aspetto più misterioso, che ho apprezzato molto.

Trovo che Città di Carta è un film leggero e coinvolgente, seppur in misura minore, anche emotivamente parlando, rispetto a Colpa delle Stelle, sia per i temi trattati, sia per come è strutturata la storia.
Devo ammettere che per certi aspetti mi ha ricordato Cercando Alaska quindi sì, a mio parere le voci non mentono. Ovviamente, quando leggerò il romanzo potrò dirlo con certezza, per ora ho avuto questa impressione.

La recensione di oggi si conclude qui, spero vi sia piaciuta, nonostante io non sia molto ispirata.
Fatemi sapere cosa ne pensate, se avete letto il libro, visto il film, oppure entrambe le cose!


Voto
★★★✰✰

You May Also Like

4 commenti

  1. Ciao si anche per me Colpa delle stelle rimane insuperabile, città di carta è in pieno stile young, ben scritto ma non si eleva come invece ha fatto Colpa delle stelle, quello è un capolavoro assoluto di cuore e talento!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Paragonando i due film, ho preferito di gran lunga Colpa delle stelle. Riesce sempre ad emozionarmi, anche se è la decima volta che lo vedo.
      Per quanto riguarda i due libri, non te lo posso dire per certo, perché ancora devo leggere Città di Carta ^^

      Elimina
  2. Concordo con ogni parola Silvia.
    Il libro e il film non mi hanno convinto granchè, questo scrittore mi è piaciuto molto con Colpa delle stelle però ho letto altri suoi due libri questo compreso e non mi ha convinto per niente. Cercando l'Alaska non l'ho ancora letto, ma ricordo che la tua recensione me l'aveva fatto rivalutare

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cercando Alaska è simile, sotto certi aspetti, a Città di Carta e l'ho potuto notare anche solo guardando il film.
      Io ho sullo scaffale Città di Carta e Teorema Catherine, che leggerò tra qualche mese ^^

      Elimina

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità, né è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 07/03/2001. Le immagini delle copertine e le trame dei libri e film riprodotte sono di proprietà delle rispettive case editrici e siti web. Alcune immagini pubblicate sono state trovate su pagine web e giudicate di pubblico dominio. Se i proprietari dei diritti a esse connessi volessero chiederne la rimozione, possono inviare un'e-mail all'indirizzo di riferimento.