Recensione: Cernobyl' - La zona

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Il 26 aprile 1986 la centrale nucleare di Cernobyl esplode durante la notte, mentre migliaia di persone dormono nei loro letti. L'esplosione provoca decine di morti e terribili conseguenze per la salute e l'ambiente. Attraverso questa graphic novel seguiamo la storia di tre generazioni, coinvolte in primo piano in questo evento storico disastroso.

Autore: Francisco Sanchez, Natacha Bustos  ●  Casa editrice: Tunué  ●  Genere: Graphic novel

Trama: Dietro una catastrofe si nasconde sempre una storia umana. Come reagiresti se da un momento all'altro fossi obbligato ad abbandonare tutto quello che hai? Questa è la storia di una delle tante famiglie che dopo il terribile incidente di Cernobyl lasciarono le proprie case convinte di ritornare nel giro di qualche giorno. Era però troppo tardi: un nemico invisibile si era impossessato delle loro cose, delle loro abitazioni, delle loro terre ed era pronto a rimanere lì per molto tempo.
Sono passati trent'anni da quel 26 aprile 1986, ma è niente se confrontato con le decine di migliaia di anni in cui i residui nucleari rimarranno attivi. Questo è un omaggio a quelle persone che hanno subito le conseguenze dell'energia nucleare fuori controllo.
Per non dimenticare mai più quello che è accaduto.
Lontani dal facile razionalismo e dalla polemica, Francisco Sanchez e Natacha Bustos osservano a distanza, con le lenti della finzione, le storie di vita dei loro personaggi, offrendo al lettore un invito a comprendere, indagare e riflettere su ciò che Cernobyl ancora oggi rappresenta.



RECENSIONE


Cernobyl' - La zona è una graphic novel con un potere davvero grande: mettere di fronte al lettore tre punti di vista, tre diverse generazioni che vivono il disastro nucleare sulla propria pelle, in prima persona, provando impotenza davanti ad un tale disastro, che priva le persone dei loro beni materiali e, nei casi più gravi, dei loro cari, ma con la speranza, seppur minima, di poter ritornare a casa, di poter sistemare tutto e tornare alla vita di prima.
Questo evento storico, che mi sta molto a cuore e per il quale ho un grande interesse, è proposto in questa graphic novel in modo curato e quasi pesato. Le tavole le ho trovate davvero belle, ma quello che mi ha colpito è la struttura dei dialoghi tra i personaggi, lontani dall'eccesso, perché d'altronde bastano poche parole per comunicare quando sono gli sguardi a parlare. Gli autori sono stati in grado di trascinarmi all'interno della storia, in quella città un tempo vivace e attiva che è Pripyat, di cui ora rimangono solo edifici decadenti e giostre che ricordano i tempi felici e prosperosi.
Una lettura toccante, ma allo stesso tempo delicata; che scorre veloce, ma che in certi punti sembra quasi rallentare per metterci davanti ai fatti, togliendoci il fiato per un momento, come se il mondo si fermasse per qualche secondo.

Se siete interessati all'argomento, o semplicemente incuriositi da questa graphic novel, vi consiglio di leggerla, perché è davvero bellissima, sia esteticamente, sia per la capacità di trasmettere un messaggio, uno scorcio su fatti terribili, che purtroppo non possono essere cancellati, ma nemmeno dimenticati.

Voto
★★★★★

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