Recensione: Amico, nemico

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I romanzi che hanno al loro interno riferimenti storici richiamano sempre la mia attenzione. Questo è il caso di Amico, nemico di Simone Censi, che tratta di un pezzo di storia irlandese per anni nascosto e negato. 
Il romanzo mi è stato inviato in cambio di una recensione onesta.

Autore: Simone Censi    Casa editrice: Edizioni Montag    Genere: Romanzo

Trama: Provenienti da storie familiari simili, due ragazzi si conoscono e stringono una solida amicizia all'interno di un istituto industriale irlandese, struttura d'ispirazione cattolica con lo scopo di accogliere ragazzi abbandonati o provenienti da famiglie disagiate. Amici, con caratteri diversi ma uniti dalle difficoltà, vivranno fra malnutrizione e soprusi, vittime delle particolari attenzioni di chi dovrebbe garantire la loro salute e formazione. Gli eventi scardineranno la loro amicizia fino a farli allontanare e perdere di vista. Si ritroveranno più avanti, in qualità di insegnanti, ognuno su barricate differenti, ma qualcosa di profondo e terribile li avrà cambiati per sempre. Cambiati da Amici a Nemici.
Amico, nemico tratta degli abusi su minori nelle scuole cattoliche irlandesi, le storie narrate prendono spunto dalle deposizioni raccolte dalla Commissione d’inchiesta sugli abusi su minori istituita dal governo irlandese nel maggio del 2000. Rapporto Ryan, dal nome del magistrato che ha condotto l'indagine.



RECENSIONE


Irlanda. Due ragazzini appena arrivati all'Istituto stringono amicizia. Uno è timido e riservato, spesso preso di mira dai ragazzi più grandi e dagli insegnanti. L'altro è più coraggioso, cerca di passare inosservato e di instillare nell'amico il coraggio che gli manca, in modo da sopravvivere in quell'Istituto in cui la violenza e l'ingiustizia regnano sovrane. Gli insegnanti, alcuni religiosi che hanno preso i voti, altri invece laici, sono convinti che l'educazione sia frutto della punizione, che in questo caso va ben oltre il castigo in un angolo dell'aula. Si tratta di punizioni corporali, in un sistema gerarchico in cui il più anziano deve badare al più piccolo e di conseguenza anche punirlo, se necessario. Nonostante le confessioni degli alunni e le lettere scritte alle alte sfere, tutto è stato insabbiato e nessun provvedimento è stato preso nei confronti di chi quelle ingiustizie le commetteva quotidianamente. Si sono quindi susseguiti anni di abusi e violenze nei confronti di giovani innocenti, capitati in Istituto in seguito alla perdita dei genitori o alla povertà dilagante a quei tempi, nei primi decenni del Novecento.

Un romanzo-testimonianza di quanto accaduto in molti Istituti industriali d'ispirazione religiosa in Irlanda, a cui le famiglie affidavano i propri figli affinché ricevessero un'educazione e magari anche un futuro. Molti presero i voti e, come nel caso del protagonista di questo romanzo, diventarono a loro volta insegnanti. Tutta la narrazione iniziale è utile per informare il lettore delle vicende e dello stile di vita che i due protagonisti, e in generale tutti gli alunni, erano costretti a seguire, per poi arrivare alla svolta, ovvero il momento in cui da amici si diventa nemici. In particolare, ho trovato questo passaggio evidenziato dalla trasformazione del nome Johnny, amico del protagonista, quello più timido e riservato dei due, che si accorcia diventando solo John, quasi volesse trasmettere un senso di maturità e di cambiamento. I due ragazzini sono cresciuti, allontanandosi e prendendo ognuno la propria strada, ma ritrovandosi inaspettatamente a condividere lo stesso spazio, stavolta non sullo stesso livello, ma in una vera e propria gerarchia.

Con meno di cento pagine, Amico, nemico affronta una tematica molto importante, soprattutto per la storia d'Irlanda, che spesso sembra passare inosservata, oltre a farci ripercorrere insieme al protagonista gli anni dell'adolescenza e dell'età adulta, uno squarcio di vita da cui scaturiscono numerose riflessioni, fino ad arrivare alla svolta, incontrando quello che si considerava un amico ora nei panni del nemico. Si può notare così che impatto hanno avuto le loro esperienze nell'Istituto, come due persone che hanno vissuto le stesse spiacevoli situazioni possano poi sviluppare il proprio carattere e il proprio modo di fare in maniera totalmente diversa.

Voto
★★★✰✰

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