Recensione: La ragazza di neve
Per mesi sono stata attratta da questo romanzo di Javier Castillo, un po' per colpa della copertina che attirava sempre il mio sguardo, un po' anche in previsione dell'arrivo della serie tv su Netflix. Alla fine mi sono decisa a leggerlo, ma purtroppo non mi ha convinta come speravo.
Autore: Javier Castillo Casa editrice: Salani Editore Genere: Thriller
Trama: 1998, New York, parata del Giorno del Ringraziamento: Kiera Templeton, tre anni, sparisce. Succede tutto in un attimo: il padre perde la presa calda e leggera della mano di sua figlia e improvvisamente non la vede più, inghiottita dalla folla che si spintona. Inutile chiamarla, chiedere aiuto e disperarsi. Dopo lunghe ricerche, vengono ritrovati solo i suoi vestiti e delle ciocche di capelli.
2003, cinque anni dopo, il giorno del compleanno di Kiera: i suoi genitori ricevono uno strano pacchetto. Dentro c'è una videocassetta che mostra una bambina che sembra proprio essere Kiera, mentre gioca con una casa delle bambole in una stanza dai colori vivaci. Dopo pochissimo lo schermo torna a sgranarsi in un pulviscolo di puntini bianchi e neri, una neve di incertezza, speranza e dolore insieme. Davanti al video c'è anche Miren Triggs, che all'epoca del rapimento era una studentessa di giornalismo e da allora si è dedicata anima e corpo a questo caso. È lei che conduce un'indagine parallela, più profonda e pericolosa, in cui la scomparsa di Kiera si intreccia con la sua storia personale in un enigmatico gioco di specchi che lascia i lettori senza fiato. Un thriller perfetto che ribalta le regole del genere.
La storia della scomparsa di Kiera Templeton è ambientata a New York ed è proprio l'autore a dircelo fin dalle prime pagine. Per il resto, durante la lettura vengono nominati quartieri e vie americane, ma nient'altro ci fa intuire che ci troviamo negli Stati Uniti d'America.
La scomparsa di Kiera nel 1998 fa notizia, appare su tutte le testate giornalistiche e scatena la curiosità dei lettori, che per anni seguiranno la vicenda nella speranza che si arrivi a un lieto fine. Tra questi c'è Miren Triggs, una studentessa universitaria che ha intrapreso la carriera giornalistica e che rimane molto colpita dalla scomparsa della bambina di soli tre anni. Da quel momento, infatti, non smetterà di cercarla.
Oltre a Miren Triggs, ci sono altri personaggi che abbiamo modo di conoscere durante la lettura: in primis i genitori di Kiera - Aaron e Grace - la cui vita viene stravolta dalla tragedia, ma vengono lasciati via via sempre più in secondo piano. L'attenzione infatti si concentra su Miren, della quale scopriamo il passato, i traumi e le scelte che questi la porteranno a compiere.
A tal proposito, ho percepito una leggerezza e una superficialità nel trattamento di certe tematiche da parte dell'autore, e incarnate nel romanzo dalle scelte di Miren, che mi hanno lasciato alquanto perplessa, soprattutto perché senza conseguenze nonostante la gravità. Ho avuto quasi l'impressione che l'autore abbia voluto attribuire tali scelte a lei per farla apparire come una donna forte, matura e sicura di sé, ma suscitando solo l'effetto di un'esagerazione.
Il lettore ha modo di scoprire parallelamente i vari personaggi, il loro passato e soprattutto cosa è capitato a Kiera Templeton durante e dopo la scomparsa. Questo avviene attraverso numerosissimi salti temporali, che non nego mi abbiano causato un po' di confusione durante la lettura, e punti di vista differenti. La narrazione risulta rallentata e prolissa, credo proprio a causa di questo modo di narrare le vicende, e così si arriva a un buon settanta percento del libro letto con tanti punti interrogativi ancora da risolvere. L'ultimo trenta percento subisce sicuramente un'accelerazione, permettendo al lettore di unire i vari puntini. Il finale è aperto e lascia intendere che ci sarà altro possibile materiale su cui Miren Triggs potrà lavorare per portare, ancora una volta, la verità alla luce.
A lettura terminata la sensazione è quella di avere tra le mani un romanzo tiepido, dispersivo, a tratti prolisso e con personaggi che più di una volta compiono scelte discutibili. Temo che sarà uno dei tanti thriller passatempo che finirò presto per dimenticare, ma se siete curiosi di leggerlo e non avete grandi aspettative, riuscirà comunque a coinvolgervi.
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