Segnalazione librosa: Le memorie di Helewen

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Buon lunedì a tutti, carissimi lettori!
Oggi vi propongo la segnalazione del romanzo Le memorie di Helewen, primo volume della trilogia Pirin dell'autore Sebastiano B. Brocchi. Si tratta di un romanzo diverso dal solito e spero catturi la vostra attenzione.

Autore: Sebastiano B. Brocchi
Casa editrice: Kimerik
Genere: Fantasy
Numero pagine: 468 (di cui 50 illustrate a colori)
Formato: Cartaceo

Trama: Chi sono i Pirin? Su questa stirpe di uomini quasi estinta, semidei che abitavano un tempo le alte montagne d’Oriente, circolano numerose leggende ma poche notizie certe. Nella primavera inoltrata dell’Ottava Era del mondo una zattera attraversa le placide acque del fiume Pafantehes-yedo. A bordo si trovano una giovane donna avvenente, di carnagione scura, e un uomo biondo d’aspetto principesco, dall'acconciatura curata, entrambi riccamente abbigliati. Insieme a loro, un ragazzo di quindici anni mulatto, dai lineamenti ben marcati, i capelli corvini e lo sguardo bruno intenso acceso da riflessi ambrati. Si chiama Nhalfòrdon-Domenir, Splendente Narciso, e quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe visto i suoi genitori. Comincia così Pirin - Libro I Le Memorie di Helewen, con l’arrivo del giovanissimo Domenir a Villa delle Magnolie, adagiata all'interno di un’insenatura del largo emissario, dimora di Helewen. Qui i genitori lo affidano alle cure del munifico padrino, prima di partire per una spedizione verso misteriose terre oltreoceano, da cui non sarebbero più tornati. Al termine della prima settimana, Nhalfòrdon-Domenir decise di presentarsi a colazione dal padrino. I domestici gli fecero indossare un abito pregiato e lo portarono da Helewen. Per permettere a Domenir di visitare i piani superiori della villa, Helewen aveva fatto predisporre un ascensore montacarichi in robusto legno di castagno, mosso da carrucole, dove Domenir avrebbe potuto agevolmente entrare con la propria sedia di legno. In questo modo, il giovane ospite poteva scendere e salire a piacimento, se aiutato da un badante, i cinque piani di cui si componeva la magione.

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Il videogioco
E' in lavorazione un videogioco ispirato alla saga, intitolato Eselmir e i cinque doni magici (Stelex Software).
Si tratterà di una avventura grafica punta e clicca in 2D per PC e Mac, dal retrogusto classico del genere, basata su testi e disegni di Brocchi che saprà rendere giustizia allo spirito della saga. Progettazione e sviluppo saranno lunghi e sono ancora nelle fasi iniziali. Non è stata ancora resa nota nessuna data prevista per il rilascio, ma le persone coinvolte in questo progetto stanno lavorando a pieno ritmo e con grande entusiasmo in un clima di creatività e competenza, a quello che, almeno per adesso, è sicuramente la più ambiziosa avventura in casa Stelex Software.

La particolarità di questa saga è anche il sito internet, sul quale vengono pubblicati ogni mese aggiornamenti e immagini inedite per scoprire via via nuove informazioni e nuovi dettagli sulle civiltà, i luoghi i personaggi, ma anche la lingua e le tradizioni.


L'autore
Sebastiano B. Brocchi, originario di Montagnola (Svizzera), è nato il 18 marzo del 1987 da Mauro e Grazia. In terza liceo lascia gli studi per diventare scrittore e ricercatore autodidatta nel campo della storia dell'arte, della filosofia ermetica, della simbologia sacra e dell'alchimia interiore.
Scrittore, nel 2004 ha pubblicato la sua prima opera, il breve trattato "Collina d'Oro - I Tesori dell'Arte". Negli anni successivi hanno visto la luce "Collina d'Oro Segreta" (2005), libro che ha suscitato scalpore nella cronaca ticinese, e "Riflessioni sulla Grande Opera" (2006), considerato dagli specialisti un testo magistrale di alchimia. È del 2009 il saggio, dedicato all'interpretazione esoterica delle fiabe tradizionali, "Favole Ermetiche". La prima opera di narrativa è l'avvincente giallo esoterico "L'Oro di Polia" (Casa Editrice Kimerik), pubblicato nel 2011, che racconta della ricerca di un inestimabile tesoro del Rinascimento legato a Lucrezia Borgia. Nel 2012 vede la luce il primo volume della saga dei Pirin, intitolato “Le memorie di Helewen” (Kimerik), un libro che, oltre a segnare l’esordio dell’autore nel genere fantasy, costituisce una piccola rivoluzione nel vasto panorama di questo tipo di letteratura, proponendo un connubio tra testo e immagini (decine di illustrazioni a colori e in bianco e nero, realizzate dall'autore) che porterà il lettore a scoprire via via un mondo immaginario studiato fin nei minimi particolari. Un continente, la terra di Gaimat, quattordici fiorenti civiltà (tra cui, appunto, i Pirin, popolo di semidei nati dall'unione di un uomo e una fata), una profusione di oggetti magici, luoghi incantati, in un originalissimo intreccio di storie fiabesche ispirate alla mitologia antica e al folklore medievale.
Ha anche pubblicato alcuni racconti, fra cui segnaliamo "Il Dipinto", raccolto nell'antologia "Là dove sorridono le muse" (Edizioni Ulivo, 2014); e quelli apparsi sulla rivista "Four Ticino".
Dal 2008, Sebastiano è autore di una rubrica di esoterismo sul noto portale culturale www.riflessioni.it, intitolata "Riflessioni sulla Simbologia", in cui vengono affrontati i temi dell'immagine allegorica, dell'iconografia sacra, lo studio delle metafore e degli archetipi nelle diverse culture religiose, correnti filosofiche, confraternite iniziatiche ed espressioni artistico-letterarie. Sempre dal 2008 scrive  sul blog Veritas e, dal 2009 al 2010, ha collaborato con la rivista mensile "Buongiorno Ticino", per la quale ha curato la rubrica filosofica "I punti di domanda", la rubrica "misteri" e "miti&leggende". Sempre nel 2010 collabora con la rivista "Noi Giovani", curando la rubrica "noi saggi". Comincia nel 2011 la collaborazione con il portale "Ticino Mixed"; con la rivista "Oltreconfine", sulla quale cura le rubriche "Le sorgenti del mito" e "Luoghi simbolici"; e con il mensile "Runa Bianca". Dal 2012, scrive sul trimestrale "FourTicino".
Come artista ha sperimentato diverse tecniche, dal disegno a matita alla fotoelaborazione digitale, dall'acquarello all'acrilico; senza contare la passione per il design, che l'ha portato, tra le altre cose, a creare il marchio automobilistico virtuale Akenaton Motors, fondato nel 2008.


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2 commenti

  1. Ciao Silvia! ♥ Ho appena scoperto il tuo blog grazie al linky party del Riifugio degli Elfi! ^^ Sono contenta di essere approdata qui... ho deciso di unirmi ai tuoi lettori fissi :D Beh, a questo punto... ritornerò presto ^^

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