Segnalazione librosa: Ritratti d'artista
Buon pomeriggio, cari lettori!
Per la giornata di oggi era prevista neve, ma di fiocchi ancora nessuna traccia. Spero che nelle prossime ore ci sia qualche cambiamento e intanto vi propongo una nuova Segnalazione librosa doppia per omaggiare Renato Guttuso, in cui vi presento il libro e il film in uscita il 18 gennaio.
RITRATTI D'ARTISTA - RENATO GUTTUSO RACCONTATO DA POETI E SCRITTORI
Il 18 gennaio, in occasione del 30° anniversario della scomparsa di Renato Guttuso usciranno il libro Ritratti d'artista. Renato Guttuso raccontato da poeti e scrittori e la nuova edizione del film documentario La vita è arte. Renato Guttuso, l'artista e il suo tempo.
Renato Guttuso ha lasciato una galleria immensa di ritratti di personaggi della vita culturale, sociale e politica. Nel libro Ritratti d'artista sono invece alcuni dei più importanti scrittori e poeti a raccontarlo in una serie unica di "ritratti", pubblicati tutti insieme per la prima volta.
Al centro del dibattito culturale e politico del Novecento, per la vastità della sua produzione, la varietà di influssi artistici, lo sguardo che interrogava incessantemente gli uomini e la storia, la sua "narrazione" colta e insieme popolare, la sua stessa natura di uomo curioso e problematico che non temeva l'azzardo o la contraddizione, la figura di Renato Guttuso è narrata in questo libro in una serie unica di ritratti, finalmente riuniti in un unico volume, tra cui quelli di due premi Nobel per la letteratura e altre testimonianze finora difficilmente reperibili
Gli scrittori Corrado Alvaro, Giovanni Arpino, Stefano D'Arrigo, Ilja Ehrenburg, Dominique Fernandez, Carlo Levi, Elsa Morante, Alberto Moravia, Giacomo Noventa, Goffredo Parise, Guido Piovene, Enzo Siciliano, Mario Soldati, Giovanni Testori, Elio Vittorini e i poeti Rafael Alberti, Raffaele Carrieri, Pablo Neruda, Pier Paolo Pasolini, Salvatore Quasimodo, Giuseppe Ungaretti, raccontano in Ritratti d'artista non solo l'uomo, ma anche uno spaccato del mondo di idee politiche e di ricerca culturale di un artista al centro delle vicende di un secolo.
Frutto di ricerche durate più di due anni, svolte dal Cile alla Russia, dalla Francia all'Italia, il libro è anche un'importante testimonianza sulla diversità di stili, di approcci all'arte di alcuni grandi autori del Novecento, tra i più conosciuti ed eminenti, che hanno narrato Guttuso come uomo, come pittore e come intellettuale con un'acutezza e una libertà sconosciute anche ai più brillanti storici e critici di professione. Un filo rosso lega segretamente tutti gli interventi letterari dedicati al "ragazzo di Bagheria": la sensazione, o meglio la consapevolezza di avere come interlocutore il Pittore Civile che l'Italia non aveva mai avuto prima.
LA VITA E' ARTE
Guttuso ritrae Pablo Neruda - Roma, anni '50 |
Nella riedizione del film documentario La vita è arte, Renato Guttuso e il suo tempo, che esce allegato al libro Ritratti d'artista sono presenti ampi brani del suo testamento artistico-culturale, l'ultima intervista che Renato Guttuso rilasciò al regista Giancarlo Bocchi nel luglio del 1986, alcuni mesi prima della scomparsa. Il film contiene documenti e sequenze inedite, come le pellicole familiari in 8 mm che lo ritraggono a casa di Pablo Picasso o in Olanda con Karel Appel o durante un viaggio in Sicilia alla ricerca delle sue radici, i numerosi scatti fotografici con Pablo Neruda, le immagini tratte dagli archivi russi dell'artista in Unione Sovietica per ricevere il premio Lenin per la pace. La vita è arte si può avvalere inoltre del corpus di ben 500 pagine dei "Quaderni" di Guttuso, nella quasi totalità inediti, che il regista ha scoperto in vari anni di ricerca per il documentario, cinquecento e più pagine che meriterebbero di essere nuovamente sfogliate e pubblicate nella loro integrità.
Il film racconta non solo il Guttuso artista, ma l'uomo che dal nulla divenne ricco, famoso, conosciuto da tutti, odiato o amato come un simbolo, figlio di un agrimensore di Bagheria liberale e anticlericale che gli insegnò ad amare l'umanità dolente e disperata della loro Sicilia e gli tramandò il senso di giustizia, di uguaglianza sociale, di irrequietezza visionaria che vibrerà in ogni sua pennellata, in ogni tratto di carboncino, in ogni ritratto, in ogni nudo, in ogni natura morta, in ogni martire crocifisso, nei suoi cieli agitati, nelle scene di massa come nei poveri oggetti quotidiani, tutti ugualmente investiti e stravolti da una rara passione artistica e civile. Ma allo stesso tempo una profonda e costante riflessione sulla creazione artistica che fa di Renato Guttuso una figura essenziale della resistenza culturale contro la guerra invisibile che l’umanità ha dichiarato e continua a combattere contro se stessa.
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