Recensione: Extremely Loud & Incredibly Close
Buongiorno, lettori!
Oggi riesco finalmente a proporvi la recensione di un libro davvero emozionante, che sicuramente conoscerete o di cui avrete sentito parlare almeno una volta. Si tratta di Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer, che ho letto in lingua inglese nel mese di giugno. Ho un sacco di cose da dire, di riflessioni da fare e pareri da condividere, perciò spero di non divagare troppo e di riuscire a trasmettervi i miei pensieri su questa lettura.
Autore: Jonathan Safran Foer ● Casa editrice: Penguin Books ● Genere: Narrativa
Trama: A New York un undicenne riceve dal padre un messaggio rassicurante sul cellulare: "C'è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è tutto sotto controllo". E' l'11 settembre 2001. Tra le cose del padre scomparso il ragazzo trova una busta col nome Black e una chiave: a questi due elementi si aggrappa per riallacciare il rapporto troncato e per compensare un vuoto affettivo che neppure la madre riesce a colmare. Inizia un viaggio nella città alla ricerca del misterioso signor Black: un itinerario ricco di incontri che lo porterà a dare finalmente risposta all'enigmatico ritrovamento e ai propri dubbi. E sarà soprattutto l'incontro col nonno a fargli ritrovare un mondo di affetti e a riaprirlo alla vita.
RECENSIONE
Sapevo a cosa andavo in contro leggendo questo romanzo, ricordo ancora le ultime scene del film e le lacrime che ho versato in quei minuti. La storia di Oskar Schell, un ragazzino di soli nove anni che perde il padre nell'attacco terroristico dell'11 settembre, è del tutto nuova e inaspettata.
Curioso, appassionato di francese e con il desiderio di trovare le risposte che cerca, Oskar inizia la ricerca del lucchetto che riuscirà ad aprire con la chiave che ha trovato. Non si lascia scoraggiare dal numero di persone a cui dovrà far visita, dai chilometri che dovrà percorrere per raggiungerle e dal tempo che ci vorrà, perché è determinato a trovare ciò che cerca e in qualche modo tutto ciò lo fa sentire più vicino a suo padre.
In Molto forte, incredibilmente vicino il filo conduttore si divide in due. E' come se si stessero leggendo due storie diverse, accomunate però da legami familiari, affettivi e da una tragedia. Il lettore segue la storia di Oskar e, parallelamente, a capitoli alternati, la storia e i sentimenti dei suoi nonni paterni. Entrambe sono accomunate da eventi storici che hanno spezzato centinaia di famiglie, uno del passato (il bombardamento di Dresda durante la Seconda guerra mondiale) e uno del presente (l'attacco terroristico dell'11 settembre 2001). Devo essere sincera, la storia dei nonni mi ha coinvolta ed emozionata di più, forse perché raccontata ripercorrendo quelle giornate, quei brevi momenti prima della catastrofe, forse perché più intensa e ricca di emozioni.
Quella di Oskar non è da meno, ma l'autore ha preferito aggiungere a questo personaggio un pizzico di ironia, oltre ad una spiccata curiosità e tanta rabbia per una perdita così ingiusta.
Tutte le domande e i punti interrogativi a cui Oskar cerca risposta durante tutto il romanzo, li ho trovati coerenti e sensati, poiché penso che ogni persona che subisce una perdita, soprattutto se si tratta di un bambino e soprattutto se si tratta di una perdita del genere, vuole sapere.
In moltissime parti, leggendo, mi sono emozionata, perché sono riuscita ad instaurare un rapporto molto buono con Oskar, sebbene qualche volta faccia un po' troppo il saputello, e ancora più profondo con i nonni. Ho compreso la nostalgia per il tempo perduto di Thomas, il nonno paterno, che ritorna dopo quarant'anni di assenza e trova tutto cambiato, dal figlio che non c'è più a cui avrebbe voluto essere stato più vicino, al nipote che non ha mai conosciuto e che osserva da lontano.
Il finale segue uno schema a ritroso, in cui le vicende vengono portate indietro nel tempo, come se si premesse il tasto rewind, dalla più recente fino a quella meno recente, prima che tutto accadesse. Ho apprezzato molto questa scelta e penso che l'autore, in questo modo, sia riuscito a concludere una storia che sì, lascia qualche punto interrogativo in sospeso, ma allo stesso tempo le dona leggerezza, proprio come se tutto venisse trascinato verso l'alto.
Il livello di difficoltà per la lettura in inglese è medio-basso, lo stile è molto semplice e scorrevole e non ho avuto grosse difficoltà, eccetto magari qualche termine che non conoscevo.
Se siete incuriositi da questa storia o da questo autore, vi consiglio di dargli una possibilità. Purtroppo non ho letto gli altri suoi romanzi, ma questo come inizio non mi è sembrato affatto male.
Voto
★★★★✰
2 commenti
Bella recensione!Non lo conoscevo ma sembra davvero un bel libro, aggiunto subito in wishlist!
RispondiEliminaCiao Juliette, grazie mille ❤
EliminaIo l'avevo in Wishlist da un sacco di tempo e finalmente sono riuscita a leggerlo. Ho letto diversi pareri contrastanti, ma personalmente mi è piaciuto. Buone letture ❤